Lo sapevi che i costi delle polizze sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi?
Hai stipulato una polizza vita o casa?
Scopri quali sono le condizioni per detrarre le spese.
Come Funzionano le detrazioni delle assicurazioni?
Lo stato italiano favorisce l’acquisto di una polizza assicurativa da parte dei cittadini tramite delle agevolazioni fiscali, che consentono di detrarre dalla dichiarazione dei redditi parte del costo della copertura.
In particolare, la normativa fissa le varie tipologie di assicurazioni su cui è possibile richiedere una detrazione fiscale. Tra queste troviamo:
- polizze vita;
- garanzie relative alla polizza casa.
Che cosa sono le detrazioni?
Quello delle detrazioni è un concetto legato all’annuale dichiarazione dei redditi: 730 o modello Redditi.
Le detrazioni riguardano determinate spese, sostenute nell’anno a cui si riferisce la dichiarazione (dunque per la dichiarazione 2022, le spese sostenute nel 2021), che vanno indicate nel modello dichiarativo e che, in percentuale variabile, vengono sottratte dall’imposta da versare, abbattendone l’importo.
Le spese sono detraibili in misura percentuale differente, in base alle indicazioni fornite ogni anno dall’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, in alcuni casi la legge prevede:
- una franchigia, cioè un limite minimo di spesa al di sotto del quale non è possibile ottenere la detrazione;
- un limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione (che quindi non può superare un certo importo massimo).
Come funziona la detrazione dell’assicurazione vita?
Tra le spese detraibili previste dal nostro ordinamento, ci sono anche i premi assicurativi per le polizze vita stipulate per sé o per i familiari a carico.
La detrazione spetta se chi paga le tasse, ovvero il contribuente:
- è contraente e assicurato della polizza vita;
- è contraente e un suo familiare a carico è il soggetto assicurato;
- un suo familiare a carico è sia contraente che soggetto assicurato;
- è il soggetto assicurato e un suo familiare a carico è il contraente;
- è un familiare a carico e il soggetto assicurato è un altro familiare a carico.
Per i premi assicurativi non è prevista alcuna franchigia, dunque una spesa minima, ma può esserci un limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione pari al 19%.
Per le polizze stipulate o rinnovate dal 2001, la detrazione spetta a condizione che abbiano ad oggetto:
- il rischio di morte;
- il rischio di invalidità permanente non inferiore al 5%.
Per le polizze vita miste, quelle che garantiscono sia in caso di morte sia in quello di sopravvivenza entro una determinata data, è detraibile solo la parte di premio riferibile al rischio morte.
Nelle assicurazioni per invalidità, è detraibile solo la parte di premio riferita all’invalidità permanente non inferiore al 5%, in caso l’assicurazione copra anche invalidità inferiori a tale limite.
Il limite di spesa massimo, anche in presenza di più polizze, è pari a 530 euro, dunque l’importo massimo detraibile è pari a 100,70 euro annui (il 19% di 530).
Il limite di spesa è più elevato nei casi seguenti:
- 750 euro per i premi aventi per oggetto il rischio di morte, finalizzati alla tutela delle persone con disabilità grave;
- 1.291,14 euro per i premi per assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Esempio
Un esempio concreto può aiutare a capire come si calcola la detrazione.
Se il premio della polizza è pari a 600€, si potrà portare in detrazione 100,70€, ossia il 19% del solo limite massimo, 530€. I 100,70€ verranno sottratti da quanto devo al fisco nell’anno di competenza: dunque, se un autonomo deve versare come imposte al fisco 8.000€, grazie alla detrazione verserà 7.899,30 euro (8.000 – 100,70).
Per il rischio di non autosufficienza, invece, è possibile ottenere una detrazione per un ammontare massimo di 1291,14 euro, anche in presenza di più contratti. In questo caso sono detraibili i premi di assicurazione relativi ai contratti che vanno a garantire il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti di vita quotidiana, ossia le cosiddette Long Term Care (LTC).
Ricordiamo che la LTC è una polizza che consente di coprire i costi derivanti dall’impossibilità di compiere le attività che permettono a un individuo di essere autosufficiente (spostarsi, alimentarsi, vestirsi): l’incapacità a svolgerle non deriva necessariamente da malattia o infortunio, ma anche da cause legate all’invecchiamento.
La Long Term Care è una copertura che prevede l’erogazione di una rendita vitalizia oppure il pagamento di un capitale o il sostenimento dei costi per l’assistenza dell’individuo in una struttura dedicata convenzionata con la compagnia.
Come funziona la detrazione sulle polizze della casa?
A partire dal mese di gennaio del 2018, in base all’articolo 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), si può richiedere la detrazione fiscale relativa al premio pagato solo per una particolare garanzia della polizza casa, ossia quella che copre i rischi legati ad eventi calamitosi (terremoti, inondazioni, uragani ed eventi atmosferici di vario tipo). Questa particolare copertura – che garantisce un risarcimento dei danni registrati dall’immobile assicurato al netto della franchigia e delle altre limitazioni contrattuali – deve interessare un bene immobile ad uso abitativo, che può riguardare sia la prima che la seconda casa: per quest’ultime, è possibile ottenere una detrazione del 19% del premio assicurativo pagato.
Si ricorda inoltre che nel 2020 è stata introdotta una novità, la maggiorazione della detrazione sui premi assicurativi contro eventi sismici, per i premi assicurativi corrisposti a una impresa di assicurazione alla quale si è ceduto il credito di imposta della detrazione del 110% spettante per l’esecuzione di Interventi antisismici in zone ad alta pericolosità, la detrazione spettante per i premi assicurativi è elevata al 90 per cento.
Come vengono riconosciute queste detrazioni?
Per poter detrarre il 19% del premio legato alla polizza vita, il pagamento di detto premio deve avvenire attraverso un metodo tracciabile. Non sono dunque ammessi pagamenti in contanti. Occorre quindi conservare una prova dell’avvenuto pagamento, a seconda del metodo utilizzato.
Di seguito alcuni esempi:
- contabile del bonifico o estratto conto;
- copia del bollettino postale o del MAV;
- ricevuta bancomat.
Inoltre ai fini dichiarativi è opportuno conservare il contratto di assicurazione, contenente i dati di contraente e assicurato in modo da verificare la legittimità della detrazione.
Infine ricordiamo che la detrazione spetta al 19% se il reddito di chi compila la dichiarazione non supera i 120 mila euro. Al di sopra di questa soglia di reddito, la detrazione si riduce fino ad azzerarsi, come in caso di reddito superiore ai 240 mila euro.